Botte dal padre e dal fratello: "Ti devi prostituire"

Roma, arrestati gli sfruttatori di una ragazza di trent'anni. Sevizie iniziate dopo la morte della madre


ROMA

Due uomini e una donna sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo per aver più volte picchiato selvaggiamente e minacciato una ragazza di 31 anni per costringerla a prostituirsi. Fino a qui la storia sembrerebbe comune a tante altre se non fosse per il fatto che, gli imputati sono italiani e per di più i due uomini sono rispettivamente padre e fratello della vittima. Gli arresti dei carabinieri sono avvenuti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Roma dopo due mesi di indagini che hanno consentito di far luce su di una sconcertante realtà familiare.

Dopo la morte della mamma, circa 10 anni fa, la vittima, insieme alla sorella di due anni più grande, era già stata costretta per anni a prostituirsi nella sua abitazione di Fiano Romano dal padre e dal fratello che gli rimediavano i clienti, controllando e sfruttando la loro «professione». Per quella vicenda passata, il papà ora 70enne e il fratello ora 35enne erano già stati indagati. Il padre era stato arrestato. Scontata la pena, spalleggiato dal figlio e dall’attuale convivente, una donna romana di 49 anni, ha provato in tutti i modi a costringere nuovamente la figlia, che nel frattempo si era allontanata dall’abitazione paterna per evitare contatti, a prostituirsi. La sorella più grande era riuscita a rendersi irreperibile in un’altra città.


18.07.07 - lastampa.it

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