Commutata la pena di morte per le infermiere

Dalla pena di morte all’ergastolo. Fine della vicenda delle 5 bulgare e del medico palestinese, condannati in Libia perchè avrebbero infettato 438 bimbi con l'aids


Sembra finalmente conclusa la tragica vicenda delle cinque infermiere bulgare e del medico palestinese, condannati a morte dalla giustizia libica perché avrebbero infettato con il virus dell’aids 438 bambini, facendone morire già 56. La condanna a morte inflitta loro è stata commutata in ergastolo.

Il Consiglio Superiore della istanze giuridiche della Libia ha così emesso la sua sentenza che evita la pena di morte per le infermiere - Kristiana Vulcheva, Valya Chervenyashka, Nassya Nenova, Valentina Siropoulo e Snezhana Dimitrova - e per il medico. L’ergastolo a cui sono ora condannati potrebbe essere scontato in Bulgaria stando all’accordo bilaterale di estrazione stipulato tra i due Paesi negli anni ’80.

Le famiglie delle vittime avevano rinunciato ad esigere la pena di morte dopo aver ottenuto un risarcimento danni di un milione di dollari a testa per ogni bambino infettato.

17-07-2007 - momentosera.com

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