Pensioni, Bonino rimette incarico

Pensioni, Bonino rimette incarico, Prodi rinnova fiducia


ROMA (Reuters) - Il ministro per le Politiche comunitarie Emma Bonino ha annunciato di avere inviato una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi nella quale gli chiede di valutare la sua remissione dell'incarico di governo poiché in disaccordo sul modo di condurre la trattativa con i sindacati sulle pensioni.


Ma Prodi, in una lettera al suo ministro, le rinnova la sua fiducia dicendo che il governo sulle pensioni riuscirà " a coniugare, come sempre, rigoroso rispetto dei conti pubblici con la necessità di dare ai nostri concittadini un sistema pensionistico più equo e giusto".


La Bonino ha annunciato la sua remissione dell'incarico nel corso di una conferenza stampa e le sue dichiarazioni hanno subito avuto una serie di reazioni e polemiche.


I primi a reagire sono stati i rappresentanti della sinistra radicale da lei chiamati in causa, poi numerose le reazioni anche da parte del centrodestra che ha parlato di "crisi" del governo chiedendo le dimissioni di Prodi.


La lettera di Prodi ha poi cercato di placare le polemiche.


LA POSIZIONE DELLA BONINO


"Ho scritto una lettera a Prodi per lasciare a lui la valutazione rispetto al mio permanere al governo. Non sono qui a minacciare alcunché, tanto meno le dimissioni, ma puramente rimettere nelle sue mani il mio incarico perché sia il presidente a decidere se il mio permanere al governo sia opportuno o comunque compatibile con le ragioni stesse per le quali abbiamo sin qui sostenuto, e speriamo di continuare a sostenere, il suo compito e il suo mandato. O se invece lo siano le posizioni conservatrici, quando non reazionarie, della sinistra comunista e sindacale", ha detto la Bonino nel corso della conferenza stampa.


LA LETTERA DI PRODI, LE REAZIONI DI RIFONDAZIONE


Nella sua lettera di risposta Prodi scrive: "Questo governo ha ancora bisogno del tuo prezioso apporto e dell'alto contributo etico e professionale che hai sempre dato alla tua attività. Non intendo quindi neppure prendere in considerazione la tua ipotesi di remissione del mandato che rinnovo pienamente con immutata fiducia".


Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, interpellato dai cronisti, ha preferito non commentare.


Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, sempre di Rifondazione comunista, ha invece dichiarato: "Sono dispiaciuto per la scelta della collega Bonino, che spero torni sulla sua decisione. Sono dispiaciuto soprattutto per la motivazione che ha indicato. Infatti in questi mesi quella che lei definisce come sinistra radicale non ha proposto che si tenesse conto di un proprio capriccio, quanto piuttosto che si rispettasse quel programma che liberamente tutte le forze dell'Unione avevano sottoscritto con i propri elettori. Un programma che non può che rappresentare un vincolo per tutti e non solo per alcuni. Ritengo che in una democrazia questo rappresenti un impegno morale e non solo politico. Voglio sperare perciò che la collega Bonino ripensi al suo gesto e torni sulla sua decisione".

© Reuters 2007 - martedì, 17 luglio 2007 - today.reuters.it

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