Malasanità, dieci arresti per assenteismo

Malasanità, dieci arresti per assenteismo all'ospedale di Perugia


Assenteismo in ospedale: due persone sono state arrestate, otto sono finite ai domiciliari. Si ipotizza l'abuso d'ufficio. Nell'inchiesta ci sono altri sessanta indagati.


Dieci arresti - due in carcere e otto ai domiciliari - sono state eseguite stamani dai carabinieri del Nas nell'ambito di un'indagine per assenteismo nei confronti di personale dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Hanno riguardato medici, docenti, infermieri e personale tecnico amministrativo.

LE INDAGINI. Le misure cautelari emesse dal gip di Perugia su richiesta della procura della Repubblica sono complessivamente 12, due delle quali (ai domiciliari) ancora da eseguire. Sono inoltre una sessantina gli indagati in stato di libertà. I reati ipotizzati sono di falso in atto pubblico e truffa aggravata. Riguardano - ha reso noto la procura di Perugia - l'allontanamento dal luogo di lavoro mediante l'illecito utilizzo del badge marcatempo a opera di terzi, nonchè comportamenti di analoga finalità. L'indagine rappresenta la prosecuzione di accertamenti che già nell'autunno scorso avevano portato ad altri arresti. Le misure cautelari riguardano otto dipendenti dell'Azienda ospedaliera di Perugia, un ex dipendente della stessa e tre dell'Università. Tutti operanti presso strutture ospedaliere o universitarie dell'ospedale Santa Maria della Misericordia. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Nas in collaborazione con il comando provinciale del capoluogo umbro e altri reparti dell'Arma.

I CARTELLINI. Sarebbe stato "sistematico" il presunto uso illecito dei cartellini marcatempo da parte di medici, coordinatori capi sala, infermieri, amministrativi e tecnici di laboratorio coinvolti nell'inchiesta per assenteismo che ha riguardato l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Secondo i carabinieri del Nas i dipendenti coinvolti timbravano infatti con continuità i propri badge e quelli delle persone assenti dal servizio. Anche in una nota diffusa dal procuratore perugino Nicola Miriano si parla di "diffusa applicazione" delle presunte condotte illecite. Si sottolinea quindi che nonostante i quattro arresti eseguiti nel settembre scorso sempre per assenteismo, è stato verificato che gli indagati "per nulla intimoriti o dissuasi" da quanto successo, "persistevano a tutt'oggi nelle condotte delittuose". L'inchiesta - sfociata in un'operazione denominata "Fantasma" - ha riguardato il periodo che va dal 21 settembre 2006 al 29 giugno scorso. I dipendenti ospedalieri e universitari raggiunti dalle misure cautelari (in carcere e ai domiciliari) sono accusati di essere stati assenti con continuità dal posto di lavoro, mentre agli indagati sono state contestate condotte occasionali.

L'ASL. L'Azienda ospedaliera di Perugia ha sospeso i dipendenti raggiunti da misure cautelari nell'ambito dell'indagine dei carabinieri del Nas. Il provvedimento è già stato adottato dai vertici della struttura sanitaria. Nessuna iniziativa invece ancora nei confronti degli indagati a piede libero. I loro nomi non sono stati tra l'altro comunicati all'Azienda.

17/07/2007 - unionesarda.it

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