Quaranta metri di frenata, poi lo schianto

L'incidente la notte di sabato, a S. Secondo, poco prima delle 2«Quella notte non ho dormito. Ogni volta che chiudevo gli occhi, vedevo i suoi». A parlare è uno degli amici di Claudia. Uno dei ragazzi che, sabato notte, hanno assistito impotenti alla tragedia. Erano appena usciti dalla discoteca Villa Glicini. «Saranno state le 2 meno un quarto».

La Rover che ha travolto Claudia e sfiorato il suo fidanzato e quattro amici è piombata all'improvviso, arrivando a forte velocità da Bricherasio (i rilevi sui 40 metri di frenata e la quarta innestata lasciano supporre gli 80-90 km/h). «Ho sentito l'impatto terribile. Claudia è stata trascinata per alcuni metri, poi sbalzata ancora più in là. Ricordo solo di aver gridato "No!", poi sono corso da lei. Ma non c'era più nulla da fare». Nei meravigliosi occhi azzurri di Claudia non c'era più vita.

«Un mio amico si è rivolto all'automobilista, che intanto era sceso dall'auto: "Ti rendi conto di quello che hai fatto?", gli gridava, mai lui si è acceso una sigaretta».

È una testimonianza che ricorre, tra chi ha assistito alla scena: «Quel tizio aveva un atteggiamento pazzesco. Telefonava col cellulare. E puzzava tremendamente di alcol».

Sì, qualcuno ha pensato di fargliela pagare: «Vedendo Claudia, lì, senza vita, il primo pensiero che ti viene è: "Ora lo ammazzo"». Dalla discoteca, intanto, erano uscite centinaia di persone. Ma i Carabinieri sono arrivati subito: due pattuglie erano a 200 metri di distanza, per i controlli contro le stragi del sabato sera su coloro che lasciavano Villa Glicini.

Mentre quattro militari contenevano la rabbia della folla, il quinto ha trascinato Corrado Avaro, l'investitore, dentro la "gazzella". L'uomo è stato portato in ospedale per i controlli del tasso alcolemico: 1,92 grammi per litro di sangue, quasi quattro volte il limite di legge (0,5). Tra i 3 e i 4 si rischia il coma etilico.

Tra i primi ad arrivare sul luogo dell'incidente, ironia della sorte, anche Claudio Bonansea, amministratore delegato di Consepi, la Spa di Susa che si occupa di guida sicura: tornava da Mirafiori, dove aveva sottoposto centinaia di giovani a test informativi contro l'abuso di alcool.

A parte l'innegabile responsabilità di chi si mette al volante ubriaco e supera di 30-40 km il limite, ora si parla della pericolosità di quel tratto di Provinciale, soprattutto quando la grande affluenza nella discoteca costringe a parcheggiare le auto lungo la carreggiata. La Provincia, per tutelare chi non è in auto, ha ipotizzato la realizzazione di un marciapiede e di una pista ciclabile. Ma lo sviluppo commerciale e artigianale ha infittito la strada di ingressi a raso: «Ho chiesto all'assessore provinciale Ossola di valutare, se le Amministrazioni comunali condividono, la realizzazione di una doppia corsia laterale protetta, come sulla circonvallazione di Bricherasio», afferma il consigliere regionale Marco Bellion.

Daniele Arghittu - Luca Prot - 18.07.07 - ecodelchisone.it

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