Villa Borghese, drogata e violentata

Villa Borghese, drogata e violentata Rinviati a giudizio tre nordafricani


La diciassettenne fu picchiata e minacciata col coltello

QUATTRO condanne e tre rinvii a giudizi nell'ambito di un procedimento relativo a diversi episodi di violenza sessuale e di cessione di sostanze stupefacenti. In particolare il gup Adele Rando ha disposto il rinvio a giudizio di tre stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni. Si tratta di Aladine Missaui 22 anni tunisino, Tuomi Meydi 27 anni tunisino e di Mohamad Bamou 36 anni marocchino. Il processo nei loro confronti inizierà il 26 novembre davanti alla nona sezione del tribunale penale. I tre sono accusati di aver abusato di L. T. una 17enne il 13 maggio 2006 a Villa Borghese. Dopo aver schiaffeggiato, puntato un coltello alla gola della ragazza e costretto ad assumere cocaina l'hanno violentata a turno. Ad una settimana dei fatti la giovane tornò nella villa dove riconobbe i tre quindi allertò le forze dell'ordine che li arrestarono. Dalle dichiarazioni della ragazza partirono poi degli accertamenti portati avanti dal pm Roberto Staffa in merito a un giro di cocaina nella Capitale. Da qui furono individuate le altre 4 persone ieri condannate dallo stesso gup. In particolare il giudice ha condannato con rito abbreviato a 4 anni di reclusione ciascuno e al pagamento di una multa di 20 mila euro Enrico Grimaldi e Giovanni Di Stefano, 51enni, romani, accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Dalle stesse indagini emerse anche la posizione di Giorgio Estasio 69enne romano. L'uomo è stato condannato a sei anni e 8 mesi e a una multa di 40 mila euro per le accuse di violenza sessuale aggravata, detenzione e spaccio di cocaina. L'uomo secondo l'accusa avrebbe costretto tre ragazze minorenni a subire e compiere atti sessuali abusando dello stato di inferiorità psicofisica in cui si trovavano a causa dell'assunzione contemporanea di alcol in grande quantità e di cocaina, sostanze che era lo stesso Estasio a dare alle giovani. Diversi gli episodi di violenza perpetrati dall'uomo che sarebbero avvenuti tra l'agosto 2001 e il giugno 2005. Vittima degli abusi anche A. T. 23 anni romana che è accusata di cessione di sostanze stupefacenti ha patteggiato la pena a un anno di reclusione. Estasio nell'ambito delle indagini si vide recapitare un provvedimento restrittivo della libertà personale e per questo è tuttora in carcere. Secondo l'accusa l'uomo era perfettamente consapevole che le ragazze erano minorenni e vi sarebbe uno stretto legame tra la cessione apparentemente gratuita della cocaina e le prestazioni sessuali che l'uomo riusciva ad ottenere dalle ragazze anche grazie allo stato confusionale in cui si trovavano. Non rappresenterebbe invece una diminuente alle accuse il fatto che le ragazze siano ritornate nell'appartamento utilizzato dall'uomo, in una zona industriale vicino a Ciampino, perché le giovani in quel periodo, secondo l'accusa avevano una impellente necessità di assume cocaina e per tanto non erano consapevoli al pericolo a cui si esponevano. Secondo il pm sussistono le esigenze cautelari in quanto vi è il pericolo di reiterazione del reato dimostrato dal fatto che in un caso Estasio si sia rifatto vivo con una delle sue vittime dopo alcuni anni e per tanto c'è il rischio che se dovesse tornare in libertà potrebbe di nuovo cercare le sue giovani vittime.

martedì 17 luglio 2007 - iltempo.it

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