Cocaina dall’Olanda

Cocaina dall’Olanda: arresti in tutta Italia

PERUGIA. La cocaina veniva importata in Italia dall’Olanda a bordo di potenti autovetture. Tagliata in laboratorio artigianale di Perugia veniva poi spacciata in diverse regioni, da nord a sud, da una presunta organizzazione composta soprattutto da albanesi individuata e smantellata dalla squadra mobile della questura al termine di due anni di indagini. Un’operazione denominata “Piccolo lord” perché i proventi venivano inviati in Inghilterra (ma anche utilizzati per l’acquisto di immobili in Albania). A coordinare gli accertamenti sono stati i sostituti procuratori della Dda perugina Manuela Comodi e Dario Razzi che hanno ottenuto dal gip Paolo Micheli l’emissione di 43 misure di custodia cautelare, 40 in carcere e tre agli arresti domiciliari (questi ultimi per altrettanti presunti spacciatori perugini), mentre gli indagati sono complessivamente 85. Una ventina quelle eseguite tra Perugia, Bolzano, Genova, Bologna, Firenze, Modena, Arezzo, Pisa, Viterbo, Reggio Calabria, Ancona e Pavia. Gran parte degli arresti sono stati compiuti con un blitz che la notte di lunedì ha impegnato 300 agenti, un elicottero e unità cinofile. L’operazione ha anche portato al sequestro di circa un chilo e mezzo di cocaina. Durante le indagini in un laboratorio artigianale nella zona di Monteluce, a Perugia, la polizia ha filmato la lavorazione di oltre 10 chili di cocaina. Secondo gli investigatori la droga raffinata a Perugia, veniva piazzata sul mercato di varie località, quali lo stesso capoluogo umbro (a studenti utilizzati a loro volta come spacciatori), Bolzano, Genova, Pisa, Bologna, Reggio Calabria, Firenze, Modena, Arezzo, Viterbo, Ancona e Pavia. La polizia ritiene che a capo della presunta organizzazione ci fosse l’albanese Gojart Pula, gia arrestato lo scorso anno. Al suo posto, nell’organizzazione, era così subentrata - secondo la ricostruzione degli inquirenti - la fidanzata, Melisa Gjokoreci, bloccata la scorsa notte. La squadra mobile perugina ritiene che i componenti del gruppo fossero impegnati anche in furti d’auto e in appartamenti, riciclaggio di denaro e dei mezzi rubati, fino al traffico di documenti falsi.

10.07.07 - giornaledicalabria.net

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