C'è sempre una Jennifer

C'è sempre una Jennifer nel cuore del fidanzato d'America


Con la Lopez stava per sposarsi. Con la Garner lo ha fattoe ha pure avuto una bimba. Ben Affleck vi sembra il classico bravo ragazzo? Oggi che torna al cinema in Smokin' Aces, lo è. Ma quando passava le notti tra poker e whisky...


L'avevamo lasciato che baciava il sedere di Jennifer Lopez nel video della canzone Jenny from the block. Poi la coppia più eccessiva e chiacchierata di Hollywood è scoppiata, e di Ben Affleck si sono perse le tracce. Almeno sui tabloid. Mentre si teneva alla larga da giornalisti e paparazzi, l'ex fidanzato d'America si è dato da fare per ritrovare l'aria, e la fama, da bravo ragazzo che aveva smarrito tra flop, poker e alcol. Così Ben si è sposato, con un'altra Jennifer, la Garner, incontrata sul set di Daredevil. È diventato papà di una bellissima bambina, Violet. E ha rilanciato la sua carriera, interpretando il thriller Smokin' Aces, ora al cinema, e debuttando alla regia del drammatico Gone, Baby, Gone. Adesso è alle Hawaii, in vacanza con l'inseparabile amico Matt Damon, ma pare che non si stia riposando. I due, che dieci anni fa hanno vinto l'Oscar per la sceneggiatura di Will Hunting-Genio ribelle, sono al lavoro sul loro secondo film a quattro mani. Servono altre prove del ritorno di Big Ben?

Dopo due anni di pausa, ha interpretato due pellicole in pochi mesi: prima Hollywoodland, ora Smokin' Aces.

"Ci tenevo molto a farle. Anche se in Smokin' Aces non sono il protagonista e per Hollywoodland ho preso un cachet ridotto" (2,8 milioni di dollari contro i 12 di Daredevil, il suo ultimo successo).

In compenso, con Hollywoodland ha vinto la Coppa Volpi come migliore attore all'ultimo Festival di Venezia.

"È un premio che considero speciale, perché l'ho conquistato grazie a un ruolo che sentivo mio: quello di George Reeves, il Superman della serie tv degli anni Cinquanta".

Un attore alcolizzato, frustrato per una carriera mai decollata e tormentato dal gossip.

"Sono io, no? O almeno lo ero. Mi sono ritrovato così a pezzi che ho pensato anche di smettere di recitare. Solo grazie a Jennifer (la seconda, quella che ha sposato, ndr) sono riuscito a tornare in carreggiata. Ma ci sono voluti due anni per ritrovare la normalità".

A fargliela perdere era stata la storia con la prima Jennifer, la Lopez?

"Era come respirare veleno. La mia vita privata finiva tutti i giorni su tutti i giornali. In pubblico sorridevo, ma dentro di me ero distrutto. Per non parlare del lavoro... Un disastro pure quello".

Perché?

"Dopo un paio di stroncature avevo deciso di pensare solo ai soldi. Così almeno non mi sarei ritrovato a vendere auto usate. La verità è che non sapevo cosa stavo facendo della mia vita. E che non avrei mai dovuto fidanzarmi".

Invece stava per sposarsi.

"Quello è stato l'apice della follia. Quando ci siamo trovati a organizzare tre matrimoni finti in tre posti diversi per depistare i paparazzi, ho capito che avevamo passato il segno (non chiama mai J.Lo per nome). Ma io sono così: prima di accorgermi che sto facendo una cazzata devo andarci a sbattere col naso".

Si riferisce anche all'alcol, vero?


"Sì, nel 2001 era successo lo stesso. Tornavo da uno dei miei tornei di poker a Las Vegas, era stato un weekend folle, non mi reggevo in piedi. All'improvviso, in macchina, ho realizzato che ormai dipendevo dalla bottiglia. Ho chiamato il mio amico Charlie Sheen e lui mi ha accompagnato al Promises, un centro di riabilitazione".

E adesso?

"Adesso bevo Coca Cola (se ne versa un bicchiere). E ho mia moglie e mia figlia. Quando attraverso un momento difficile, penso che il mio desiderio più grande a fine giornata è tornare da Jennifer. E quando sto per fare qualche sciocchezza mi ricordo che l'obiettivo più importante della mia vita è che Violet sia orgogliosa di me".

Come se la cava nei panni del papà?

"Ormai è questo il mio vero mestiere, altro che quello dell'attore! Quando ho ricevuto la candidatura al Golden Globe per Hollywoodland mia moglie è venuta a svegliarmi e mi ha detto: "Alzati! Ti hanno nominato ai Globe e devi cambiare il pannolino a Violet"".

Anche il suo amico Matt Damon ha da poco avuto una bambina. Gli ha dato qualche consiglio?

"A modo mio. Una volta sono piombato a casa sua e ho appoggiato un pacco sul tavolo. Gli ho detto: questo è divertente e molto utile. Provalo".

Cos'era?

"Un porte-enfant con gli animaletti colorati. È stato un modo per sdebitarmi".

Di cosa?

"Da ragazzo ero convinto di aver già capito tutto della vita. Preferivo buttarmi anziché ammettere che non avevo la minima idea di quello a cui andavo incontro. E se qualcuno provava a darmi dei consigli rispondevo: me la cavo da solo, grazie. Matt era l'unico in grado di farmi ragionare. Mi ha perfino aiutato a smettere di fumare".

Non l'aveva obbligata Jennifer?

"Be', sì. Quando è nata Violet mi ha detto che non avevo scelta. Anch'io, sotto sotto, ero d'accordo. Ma chi mi ha aiutato concretamente è stato Matt: mi ha mandato dal suo terapista, che mi ha liberato dalla dipendenza con l'ipnosi".
Non fuma, non beve, non gioca: è tornato il bravo ragazzo di una volta. Nostalgia dei bagordi del passato?

"Tanta, ma dei miei 20 anni. Quando non sai quello che ti aspetta e non hai responsabilità. Pensi solo a divertirti, e io l'ho fatto. Non saprà mai quanto".

Ben Affleck

Benjamin Geza Affleck nasce il 15 agosto 1972 a Berkeley, in California. Ha un fratello più piccolo, Casey, anche lui attore. Ben, che sogna di recitare fin da bambino, esordisce a 8 anni nello spot della catena di fast food Burger King e subito dopo interpreta alcune serie tv. Sua madre Chris, separata, sogna per lui un futuro da insegnante. Così Ben si iscrive all'università, ma dopo sei mesi la abbandona e si dedica al cinema. Sul set nascono le sue storie d'amore: con Gwyneth Paltrow (1998-1999), Jennifer Lopez (2002-2004). E Jennifer Garner, che ha sposato nel 2005 e dalla quale ha avuto una bambina, Violet, 20 mesi.

I suoi successi

Film indipendenti e grandi kolossal, flop clamorosi e premi ambitissimi: nella sua carriera Ben Affleck non si è fatto mancare davvero nulla. Dopo l’esordio in pellicole per teenager come In cerca di Amy (1996), la svolta: il Golden Globe e l'Oscar per la sceneggiatura di Will Hunting-Genio ribelle (1997). Ben diventa così un divo, e il protagonista di successi sbanca-botteghino: Shakespeare in love (1998), Pearl Harbor (2001), Daredevil (2003). Archiviata la parentesi infelice dei film accanto a Jennifer Lopez, Gigli (2003) e Jersey girl (2004), Ben torna sulla cresta dell’onda grazie a Hollywoodland (2006).


19/7/2007 - donnamoderna.com

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