Spaccio di droga, coinvolto un terzo poliziotto

Si è costituito presso la guardia di finanza, Giuseppe Bellingardo, 55 anni, sovrintendente in servizio presso la questura di Genova, colpito da ordine di custodia cautelare del gip Lucia Vignale, coinvolto nell’inchiesta del pm Vittorio Ranieri Miniati che aveva portato all’ arresto, nell’inverno scorso, di due poliziotti per spaccio di droga e peculato.


Il sovrintendente che domani comparirà davanti al gip per l’ interrogatorio di garanzia, è accusato di ricezione e detenzione di circa otto chili di cocaina. Agli altri due poliziotti il gip ha contestato ulteriori reati che entrambi avevano confessato durante i successivi interrogatori e che non rientravano nelle contestazioni della precedente misura cautelare.


Secondo quanto si è appreso, uno dei due poliziotti avrebbe chiesto a Bellingardo, difeso dall’avv. Mario Iavicoli, di far sparire gli otto chili di sostanza stupefacente. Nel febbraio scorso erano stati arrestati gli ispettori di polizia Gianni Sivolella e Andrea Percudani.


Il primo, assistito dall’ avv. Gianstefano Torrigino, durante l’ interrogatorio, avrebbe affermato di aver ceduto un chilo di cocaina, del valore di circa 70.000 euro ad un pregiudicato genovese, ex confidente. I due ispettori avrebbero concordato con l’ ex confidente la cessione, a rate, della partita di cocaina; la prima parte della somma, 5000 euro, doveva essere consegnata nei pressi del centro commerciale della Fiumara dove Sivolella fu fermato dalla Finanza mentre Percudani che si trovava nei pressi, si era allontanato. I due poliziotti avevano sostenuto davanti al gip che era loro intenzione aiutare l’ ex confidente che era uscito da poco dal carcere e senza lavoro.(ANSA).


19 luglio 2007 - ilsecoloxix.it

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