Padre Bossi è stato liberato

ROMA (Reuters) - Padre Giancarlo Bossi, il sacerdote italiano rapito nelle Filippine, è stato liberato oggi. Lo ha riferito il presidente del Consiglio Romano Prodi.

"Padre Giancarlo Bossi è stato liberato", ha detto Prodi uscendo da Palazzo Chigi in una pausa dei lavori per mettere a punto la riforma previdenziale, intorno alle 21. "Un'automobile lo sta portando verso un posto della polizia filippina".

Esprimendo la sua soddisfazione, il premier ha sottolineato la coincidenza fra la liberazione e il compleanno, oggi, della madre del sacerdote e ha ringraziato tutti coloro che sono stati coinvolti nell'operazione di salvataggio.

Anche la sorella di Bossi ha espresso la sua gioia per la liberazione del fratello.

"Siamo contentissimi, grazie a tutti", ha detto Pinuccia Bossi ai microfoni di SkyTg24 in una telefonata concitata, aggiungendo di aver sentito il fratello al telefono. "L'abbiamo sentito, è lui, sta bene e sta tornando a casa. L'importante è sapere che è a casa", ha aggiunto.

Dopo che, all'inizio del mese, sono circolate delle fotografie del prete 57enne, ritenute prove valide per dimostrare la sua buona salute, negli ultimi giorni era calato il silenzio sulla vicenda.

Secondo un confratello di Bossi -- che si trova nella la stessa isola su cui il sacerdote è stato rapito -- i responsabili del sequestro sarebbero una banda di criminali locali e non un gruppo islamico di separatisti come era stato da più parti ipotizzato.

Al suo rientro in Italia, Padre Bossi dovrà essere ascoltato dai magistrati romani -- secondo quanto riferito da fonti giudiziarie -- che hanno aperto un fascicolo sulla vicenda ipotizzando contro ignoti il reato di sequestro di persona a scopo terroristico.

"Confermo che è stato ostaggio di un gruppo di criminali locali, come noi immaginavamo da tempo", ha detto parlando all'agenzia stampa Misna da Zamboanga, sull'isola di Mindanao, padre Luciano Benedetti. "Non sappiamo ancora se è stato liberato con un blitz e nemmeno se sia stato pagato un sequestro. Non abbiamo elementi sulla dinamica del rilascio", ha aggiunto Benedetti, come riportato dall'agenzia stampa legata alle missioni religiose internazionali.

Il confratello di Bossi ha spiegato inoltre che la liberazione sarebbe avvenuta a pochi chilometri dalla parrocchia dove il sacerdote lavorava.

Nonostante l'apparente estraneità dei movimenti separatisti con il rapimento, nelle ricerce del sacerdote del Pontificio istituto missioni estere (Pime), sequestrato il 10 giugno scorso al termine di una messa, l'esercito filippino si è ritrovato a combattere una delle più sanguinose battaglie degli ultimi mesi contro militanti del Fronte di liberazione islamico Moro e di Abu Sayyaf, che lottano contro il governo centrale di Manila.

© Reuters 2007 - giovedì, 19 luglio 2007 - today.reuters.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!