Ubriachi al volante, italiani «senza limiti»

E il ministro Bianchi pensa al decreto legge per inasprire le sanzioni. Via all'esodo: 110 milioni di veicoli in movimento


ROMA - Il grande esodo estivo è alle porte: da domani al 3 settembre si calcola che circoleranno sulle autostrade italiane circa 110 milioni di veicoli. E l’allarme per gli ultimi gravi incidenti provocati da ubriachi al volante non si è ancora placato. Perciò il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi sta valutando l’ipotesi di presentare già venerdì, al prossimo Consiglio dei ministri, un decreto legge - stralciando alcune norme dal Ddl che è all'esame del Senato - per inasprire le sanzioni e garantire alle forze dell’ordine gli strumenti necessari a fronteggiare l’emergenza (tra l’altro sono stati stanziati 5 milioni di euro, anche per una maxi fornitura di etilometri). «Penso, in particolare - ha precisato Bianchi - alla guida in stato di ubriachezza e ai limiti di velocità». Insomma sanzioni più severe (fino al ritiro a vita della patente per i recidivi) per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, ma anche limiti di velocità più rigidi.

NUOVE SANZIONI – Nel decreto, per chi guida sotto effetto di alcool, in particolare, è prevista una sanzione da 500 a 2mila euro e se si provoca un incidente stradale la pena è l'arresto fino a due mesi, un'ammenda da mille a 4mila euro e sospensione della patente da tre mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, è previsto anche l'arresto fino a tre o a sei mesi e la sospensione della patente da sei mesi a due anni. Per chi si sottrae all'accertamento del palloncino, la sanzione è da 2.500 a 10mila euro.

L’INDAGINE – Intanto però gli italiani restano in gran parte degli straordinari ignoranti in materia di alcool e guida. A rivelarlo è una ricerca commissionata a Nextplora da Direct Line, la compagnia di assicurazione auto del colosso britannico Royal Bank of Scotland, dalla quale risulta che gli italiani non conoscono il limite preciso di assunzione di alcool previsto per legge: solo il 36% degli intervistati sa infatti di poter assumere sostanze alcoliche fino a 0,5 grammi per litro. L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.137 automobilisti italiani. E rileva picchi di ignoranza davvero preoccupanti: a Torino, per esempio, il livello di conoscenza si abbassa ulteriormente (29%), seguito da Palermo, dove solo il 31% degli automobilisti ha risposto correttamente alla domanda.

COME SMALTIRE L’ALCOOL – Eppure basterebbe non mettersi alla guida dopo una bevuta, ma rispettare una sorta di «pausa di riflessione», anche piuttosto lunga: per smaltire l’alcol ingerito i tempi variano a seconda del tipo di bevanda e della quantità assunta: come rileva l’indagine molti italiani non sanno che, per esempio, per eliminare dal sangue la presenza di un bicchiere di whisky, a un uomo di corporatura media occorrono circa quattro ore, mentre dopo aver bevuto un bicchiere di vino o una birra piccola non bisognerebbe mettersi al volante per le successive due ore. Se si beve mezza bottiglia di vino durante il pasto bisognerebbe aspettare sei ore prima di riacquistare totalmente la sobrietà.

EFFETTI SULLA GUIDA – Un’altra ricerca ha dimostrato che se si guida dopo aver superato il limite di alcool previsto dalla legge, il rischio di incidente è 25 volte superiore alla media. «La scarsa conoscenza degli effetti dell’alcool sulla guida purtroppo è un problema comune a molti paesi – commenta Jamie Brown, amministratore delegato di Direct Line - In Inghilterra, ad esempio, una recente ricerca ha rivelato che solo un guidatore su dieci conosce i tempi necessari a smaltire l’alcool presente nel sangue». Più informazione, più controlli e soprattutto più severità possono forse contribuire ad arginare la strage sull'asfalto.

19 luglio 2007 - corriere.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!