Non mi faranno tacere nemmeno se mi uccidono

Joya: 'Non mi faranno tacere nemmeno se mi uccidono'


Guerra in Afghanistan per aumentare corruzione e produzione di droga


'I nemici del mio popolo hanno armi, potere politico e sostegno del governo USA per eliminarmi, ma non potranno mai far tacere la mia voce e nascondere la verità'. Queste le parole con cui la deputata afghana Malalai Joya ha concluso il suo intervento mentre il pubblico presente al meeting le tributava una standing ovation. 'I fondamentalisti contano i giorni per eliminarmi, ma io credo e seguo le nobili parole dello scrittore iraniano Samad Beharangi: 'la morte può giungere facilmente ora.. è inevitabile.. ma l'importante è che io viva o muoia non avrà influenza sulla vita degli altri'.

La deputata afghana, che il Parlamento ha sospeso su pressione del governo fino al 2010, ha avuto parole durissime sui cinque anni della guerra contro i Talebani: 'Sono intervenuti dicendo che sarebbe stata riportata la democrazia e a difesa dei diritti delle donne. Oggi registriamo la crescita della dominazione dei signori della guerra e della droga, che si annidano dentro lo stesso governo'. Governo che è la sfortuna delle donne, aggiunge Joya; le donne muoiono di parto senza assistenza sanitaria, l'aspettativa di vita per loro e sotto i 45 anni, un bambino su quattro muore tra i 7 ei 14 anni. Sono aumentati a dismisura i suicidi tra le vedove per evitare una vita di disperazione; nelle province del nord, ci sono casi di bambine violentate e uccise, i Talebani rapiscono e compiono pubbliche esecuzioni, i criminali di guerra hanno beneficiato di una legge che depenalizza i crimini di guerra a partire da 25 anni fa. 'Dopo cinque anni nessun segno di nuovo corso , e nessuno compresa l'Italia si oppone alla scelta politica del governo americano – ha rincarato Joya – i giornalisti vengono intimiditi, miliardi di dollari giungono ad alimentare la corruzione del governo e a favore di Ong, ma il popolo è sempre più povero mentre aumenta solo la produzione di oppio. Dobbiamo dire no a tutti i gruppi fondamentalisti – ha concluso la deputata afghana – e rimuovere i signori della guerra, finché saranno loro a gestire il potere non potrà esserci democrazia in Afghanistan'.

Dario Rossi - 20.07.07 - primapagina.regione.toscana.it

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