Enna: bullismo violento

Enna 05/07 – Episodio inquietante di bullismo violento si è verificato ad Enna ai danni di un ragazzo di 13 anni, avvenuto nel marzo scorso, ma soltanto ora portato alla luce, dopo che il Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta ha fatto svolgere indagini accurate e molto delicate visto che i protagonisti erano tutti minorenni. Soltanto martedì pomeriggio gli agenti della Mobile, coordinati dal dirigente Tito Cicero, hanno ricevuto l’ordine di esecuzione della misura cautelare di collocamento in comunità da parte del Gip presso il Tribunale dei Minori, Francesco Pallini, per due ragazzi di 15 e 16 anni, studenti, appartenenti a due famiglie di ceto discreto, in quanto indagati di atti di violenza sessuale di gruppo, inoltre uno dei due minori è stato accusato di avere, in più di un’occasione non solo malmenando il ragazzino, ma anche lanciandogli delle pietre causandogli delle escoriazioni e poi spegnendo una sigaretta sulla fronte del minore. Per quanto riguarda gli atti di violenza sessuali sono indagati altri minori, la cui posizione però deve essere chiarita e definita. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il tribunale dei Minori di Caltanissetta, coordinati dalla dottoressa Patrizia Martucci ed hanno presso spunto dalla denunzia del ragazzo che, nel marzo scorso, si era rivolto a dei vigili urbani che facevano servizio in piazza Vittorio Emanuele (San Francesco), incontrati casualmente subito dopo avere subito atti violenti. Il bambino dichiarò ai due vigili che alcuni giorni prima era stato fatto oggetto di molestie sessuali e proprio in quella circostanza uno dei “bulli”, vedutolo con i vigili urbani, ha cercato di intimidirlo, minacciandolo che gliela avrebbe fatta pagare. Inoltre, in un altro episodio, l’altro minore ha cercato di bruciare con una sigaretta i capelli del dodicenne. Partita la denunzia, scattavano indagini particolari che consentivano di accertare i diversi episodi di “bullismo” che il bambino ha dovuto subire per quasi due mesi per mano non solo dei due denunziati, ma anche di altri giovani che avevano partecipato all’aggressione sessuale del minore, identificati e di cui si sta valutando la posizione. Per la delicatezza degli episodi e la giovane età dei protagonisti, ci sono voluti alcuni mesi prima di avere un quadro, il più esatto possibile, di questa vicenda che ha suscitato stupore, ma soprattutto preoccupazione in tutto l’ambiente ennese, che tutto poteva pensare ma non che Enna fosse interessata da episodi di bullismo violento, come quello avvenuto a marzo. Tenuto conto che molti elementi erano convergenti, che gli episodi erano reali, il PM Patrizia Martucci ha chiesto al Gip, Francesco Pallini, di emettere nei confronti dei due giovani una misura cautelare per il collocamento degli stessi in due diverse comunità fuori provincia.

05/07/2007 - vivienna.it

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