80mila italiani nel turismo sessuale

Italia: 80mila italiani nel turismo sessuale del Sudest asiatico


La Giornata dell'orgoglio pedofilo ('Boy Love Day') del 23 giugno scorso ha
sollevato, come era preventivabile e auspicabile, moltissime proteste e numerose
associazioni a difesa dei minori sono intervenute per impedirla. L'Associazione
Meter
ha anche segnalato alla Polizia Postale il sito, residente in Germania
ma in lingua italiana, dal quale era partita l'organizzazione della giornata.
Subito oscurato, il sito è, dopo alcune ore,

ricomparso tramite nuovi server
localizzati in nazioni diverse del globo.
Sempre l'Associazione Meter ha anche realizzato un
video di denuncia della giornata.



L'Unicef in un comunicato
stampa ha dichiarato che la notizia di una 'Giornata dell'orgoglio pedofilo' "ci
obbliga a ricordare le priorità nella lotta a queste forme di violenza, che
comprendono il traffico di bambini, la loro prostituzione, la pornografia
rappresentante bambini, e anche le forme di violenza ‘privata' consumate spesso
all'interno delle mura domestiche. Il bambino che diviene oggetto del desiderio
sessuale di un adulto viene trasformato in cosa e abusato con conseguenze a
lungo termine, quasi sempre difficilissime da sanare". Secondo le stime
riportate nell'ultimo rapporto ONU sulla violenza sui bambini, sono oltre 73
milioni ogni anno, i minori costretti a subire violenze sessuali.



Marco Scarpati, presidente di
Ecpat Italia
ha invitato a non dimenticare mai il turismo sessuale pedofilo,
soprattutto verso il Sud est asiatico che coinvolge almeno 80.000 italiani.
"Solo nel 3 per cento dei casi si tratta di pedofili, mentre la maggioranza è
composta da uomini che solo quando si presenta l'occasione abusano di bambini" -
dice il presidente di Ecpat-Italia. “Non basta dare la caccia agli orchi” -
continua Scarpati. “Bisogna accendere la luce anche su quei viaggiatori che
tutti gli anni si muovono verso mete esotiche alla ricerca di sesso con
minorenni e che spesso restano impuniti”. Ecpat-Italia da anni collabora con le
agenzie di viaggio e ai tour operators per l'applicazione del Codice di Condotta
dell'Industria Turistica, che ha portato fino ad oggi a notevoli risultati in
termini di contrasto allo sfruttamento.



Souad Sbai, presidentessa dell'Associazione
Donne marocchine in Italia
con una lettera a don Fortunato Di Noto ha
espresso l'appoggio della propria associazione alla campagna contro il 'Boy Love
Day' lanciata da Meter. Epolis
insieme con il Moige ha
lanciato a sua volta una petizione e chiesto all'Unione Europea e alle autorità
italiane di intervenire per impedire che simili iniziative possano realizzarsi e
per oscurare tutti i siti e i blog che le appoggiano. "Contro la pedofilia - ha
dichiarato la presidente del Moige Rita Munizzi - non ci può essere esitazione,
ogni giorno perduto equivale a nuove vittime: l'intervento va assunto come
priorità assoluta".



Anche dopo il 23 giugno la mobilitazione su Internet contro la pedofilia e la
pedopornografia non si è fermata. Prosegue sul sito
Censurati.it la
petizione in favore dei bambini di Rignano Flaminio. L'intento della petizione è
quella di evidenziare il dramma dei bambini coinvolti che, al di là di ogni
sviluppo dell'inchiesta, sono sin d'ora le prime e sicure vittime della vicenda,
dalla quale resteranno segnati, probabilmente per tutta la vita. Il sito più
documentato è sicuramente
il blog di
Massimiliano Frassi
che denuncia innumerevoli casi di violenza sui bambini,
presidente dell'Associazione
Prometeo Onlus
.



di Alessio Di Florio - 09.07.07 - unimondo.oneworld.net

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