Il pesce azzurro miniera di selenio

Il pesce azzurro miniera di selenio

«Bastano 50 grammi di pesce azzurro al giorno per completare il fabbisogno naturale di selenio, un potente antiossidante naturale che sostituisce i prodotti farmaceutici. Gli alti livelli di acidi grassi, come l’Omega 3, sono fondamentali per la prevenzione delle malattie cardio-vascolari e dei tumori». Lo ha detto Giacomo Dugo, direttore del dipartimento di Scienze degli alimenti e ambiente dell’università di Messina. «Sono conoscenze note tra gli addetti ai lavori - continua Dugo -, ma manca ancora una corretta educazione all’alimentazione. La cultura mediterranea non a caso da 3 mila anni si basa sull’olio d’oliva, il vino e il pesce: tra questi spicca il pesce spada, tra le migliori fonti di proprietà alimentari per l’uomo. Per fortuna questa è anche una buona annata per la pesca nello Stretto di Messina».

Progetto «silenzio assoluto in corsia»
Silenzio assoluto in corsia. Quasi una realtà al Montefiore Medical Center di New York, che sorge nel Bronx. Il nosocomio statunitense ha infatti adottato una particolare strategia per diminuire il rumore dei macchinari e del vociare di medici, infermieri e pazienti, con l’obiettivo di agevolare il benessere dei malati stessi: la quiete è infatti considerata vitale per un efficace recupero della salute. A essere coinvolto nel singolare progetto anti-inquinamento acustico - riporta il New York Times - è per ora solo il quinto piano del centro medico, dove i 40 operatori sono stati invitati a indossare scarpe con suole non rumorose e a diminuire le conversazioni, o comunque a farle con toni di voce minimi.

Cancro al seno, fattori ereditari condizionano la sopravvivenza
Che il cancro al seno sia in alcuni casi dovuto a dei fattori ereditari si sapeva già da tempo, ma i risultati di una nuova ricerca condotta in Svezia indicano che i fattori ereditari intervengono anche nel definire le possibilità di morire o di sopravvivere a questo terribile tumore. Quando una donna entro i primi 5 anni muore a causa di un cancro alla mammella le sue figlie e le sue sorelle, secondo la ricerca, corrono un rischio molto forte, superiore del 60-80%, di morirne anche loro nel caso dovessero contrarre lo stesso male. Al contrario, una figlia ha buone probabilità di sopravvivere al tumore, circa il 91%, se la madre è rimasta in vita per almeno 5 anni dopo aver contratto questo tipo di cancro. A queste conclusioni sono giunti i ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma.

08.07.07 - lastampa.it

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