Oggi i test di tossicità sui dentifrici

Gli esperti tranquillizzano: eventuali rischi solo per soggetti deboli

ROMA - Tossici o no? Per avere una risposta bisognerà attendere ancora
qualche giorno. I dentifrici finiti sotto accusa, tutti di marchio Colgate
contraffatto, provenienti da paesi extra-europei e sequestrati in oltre 20.000
esemplari dai carabinieri della sanità Nas in 27 province, potrebbero risultare
contaminati da batteri patogeni o sostanze chimiche, come verificatosi già in
Spagna e Canada. A stabilirlo saranno le analisi, che prenderanno il via oggi
all'Istituto superiore di sanità (Iss).

Le confezioni sequestrate presentano etichette diverse in varie lingue
straniere, ma mai in lingua italiana e la provenienza dei prodotti è molteplice:
Medio Oriente, Asia, Sud America, Africa. Le confezioni di dentifricio non sono
dunque in regola, dal momento che la normativa comunitaria obbliga i produttori
ad apporre le indicazioni del prodotto nella lingua del Paese di destinazione.


Quanto alla loro pericolosità per la salute, saranno le analisi chimiche e
microbiologiche, i cui risultati sono attesi per i primi giorni della prossima
settimana, a stabilire se i dentifrici sequestrati nel nostro Paese siano
contaminati da dietilenglicolo (un solvente chimico, presente in alcuni dei
tubetti di dentifricio sequestrati ad esempio in Spagna e di provenienza cinese)
o batteri patogeni.

In attesa di sapere se i dentifrici sequestrati siano realmente pericolosi
perchè tossici, gli esperti invitano comunque ad evitare allarmismi: i pericoli
per i soggetti normali sono limitati, assicurano. Più a rischio, invece,
sarebbero i soggetti immunodepressi che dovessero aver fatto uso dei dentifrici
eventualmente risultati contaminati.

DA OGGI AL VIA ANALISI: I Nas hanno inviato all'Istituto superiore di sanità 61
campioni delle confezioni sequestrate per l'effettuazione delle analisi di
laboratorio, utili a verificare l'eventuale presenza di agenti nocivi per la
salute. Oggi si decideranno le analisi da fare sui campioni di dentifricio
sequestrati. A quanto si apprende, le decisioni relative alle indagini saranno
prese in seguito ad una riunione prevista per oggi presso l'Iss e nel lavoro di
analisi potrebbero essere coinvolti i dipartimenti dell'Istituto che hanno
competenze su Ambiente e Farmaci.

ESPERTI, PIÙ RISCHI SE DIFESE IMMUNITARIE BASSESe il prodotto dovesse risultare
inquinato da batteri patogeni, ha affermato il farmacologo Silvio Garattini,
«molto dipenderebbe dalla carica batterica. Un soggetto sano che avesse fatto
uso del dentifricio contaminato, a fronte di una carica batterica contenuta,
correrebbe ad ogni modo pericoli molto limitati. Ma qualche rischio - ha
avvertito - si avrebbe per soggetti particolari, come per chi soffre di forme di
immunodeficienza, soggetti in trattamento chemioterapico o con difese
immunitarie basse». Dello stesso parere il presidente della Società italiana di
farmacologia Giovanni Biggio, che invita ad una particolare attenzione
soprattutto gli anziani. Esorta ad evitare allarmismi il presidente della
Società italiana di medicina generale (Simg) Claudio Cricelli: «Il rischio è
modesto - ha sottolineato - perchè in caso di contaminazione da dietilenglicolo,
sarebbero necessarie grandi quantità di tale sostanza per avere effetti di
tossicità; nel caso di batteri patogeni, va detto che bocca e cavo orale
producono sostanze naturali con un forte potere antibatterico proprio per
difendere l'organismo dagli attacchi esterni».


LIBERTA' di lunedì 9 luglio 2007 - liberta.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!