Droga, il grande silenzio

Caro Direttore,titolo più appropriato non si poteva dare ad un film di grande levatura, che tutti avrebbero dovuto vedere, perché questa società così frenetica, schizzata, non sa più cos'è la contemplazione, l'umiltà ed anche la felicità.

Siamo troppo pieni di noi stessi che non ci accorgiamo di quanto accade intorno a noi; le nostre giornate sono scandite ininterrottamente dalle lancette dell'orologio, il più delle volte non abbiamo tempo per ascoltare gli altri e figuriamoci se abbiamo tempo per ascoltare noi stessi...

Siamo un popolo di contestatori scontenti, qualunque argomento venga trattato siamo pronti con l'ascia di guerra e, a suon di critiche, inveiamo contro tutto e tutti. Il motivo per cui, però, ho citato "il grande silenzio" è semplicemente per evidenziare il grande mutismo il giorno dopo il 26 Giugno, "giornata mondiale contro la droga".

Non passa giorno che notizie sugli abusi di sostanze stupefacenti, alcol, farmaci siano riportate, più o meno a grandi lettere, sui nostri giornali. Oggi invece, notizie blande, senza grande rilievo. Poche parole rivolte ai Sert che risultano essere ormai in condizioni inadeguate, fatiscenti sia come struttura che come preparazione per affrontare le attuali emergenze, strutture a cui saranno destinati, ancora una volta, un tot di fondi e che, stando alle informazioni del ministro Ferrero, non concordano affatto con quanto dichiarato da lui pubblicamente ed a cui faccio riferimento: "Una campagna di prevenzione che non prenda come punto di riferimento l'ultimo elemento del consumo di sostanze, ma che parta dall'origine e riguardi ogni sostanza in grado di alterare la percezione della realtà'".

Mi sento, a questo punto, veramente parte integrante del popolo di contestatori scontenti che ho citato prima, perché come operatore volontario dell'Associazione Narconon Sud Europa (Milano - Tel. 02/36589162) che si occupa di prevenzione ritengo questi giochi di potere e politici assolutamente degradanti, per quelli che non sono ancora schizzati del tutto.

Non pretendo un'utopica società delle fiabe, ma sicuramente mi metto in gioco per poterla migliorare. Lo dovrebbe fare anche qualcun altro, anziché sedersi nei vari "gironi" di camera e senato e per farlo potrebbe incominciare con il vivere, in prima persona, il quotidiano di tutti i "mortali".

Pinuccia Cambieri

Via Leoncavallo, 8 - 20131 MilanoTel. 02/36589162 Fax. 02/36589167pinuccia@prevenzionedroghe.org

14 luglio 2007 - ilmessaggero.it

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Basta guerre nel mondo!