"Ma il cielo è sempre più blu", si scatenano le polemiche

"Titolo fittizio che vuol rendare un'idea dei diversi articoli su questo tema, ne ho scelto uno"

Rino Gaetano, fiction con polemica - La sorella: "Il suo spirito non c'è"

Anna Gaetano contesta: "Troppo forzati alcuni aspetti della sua vita" [nello specifico l'immagine di alcolista che ne risulta]
Il regista Marco Turco: "Abbiamo cercato di restituire al meglio la sua anima"

DEBUTTO con polemica per il Roma FictionFest, che si è aperto oggi con una delle anteprime più attese, quella di Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu, in cui un bravo Claudio Santamaria interpreta il cantautore scomparso a 31 anni nel 1981. La sorella del cantante, Anna, in un'intervista al magazine Primissima si è detta "non soddisfatta" della fiction (per la quale ha fatto da consulente) che avrebbe "inventato" e "romanzato" intorno alla vita del fratello, insistendo su alcuni punti - il conflitto col padre, il rapporto con l'alcol - in maniera non veritiera. Affermazioni che, durante la conferenza stampa che ha seguìto l'anteprima, all'Auditorium Conciliazione, costringono Agostino Saccà, il direttore di RaiFiction (che produce il film) a precisare: "Non abbiamo tradito Rino Gaetano". E il regista, Marco Turco: "Prima di sceneggiare abbiamo approfondito la ricerca, intervistato la sorella, gli amici, alla fine abbiamo cercato di restituire al meglio la sua anima e la sua forza".

Calabrese di nascita, romano d'adozione, Rino Gaetano moriva 26 anni fa dopo una vita breve, intensa e confusa. Il film, che prende il titolo da uno dei suoi successi e che andrà in onda in due puntate su RaiUno fra ottobre e novembre, ne ripercorre la vita dagli anni Sessanta: il conflitto col padre, l'attore Nicola Di Pinto (uno degli aspetti della fiction che la sorella contesta, ricordando che invece il loro era un bel rapporto), la scoperta della musica, gli amici come Barone (Ninetto Davoli), le donne. Due, soprattutto: Irene (la bella Kasia Smutniak), ragazza di buona famiglia che perde la testa per lui ma non ne saprà comprendere le intemperanze, e Chiara (Laura Chiatti), furba e ambiziosa.

Poi il successo, il Festival di Sanremo (1978, terzo posto con Gianna), il difficile equilibrio tra la celebrità improvvisa e le incertezze che lo avrebbero fatto spesso rifugiare nell'alcol (altro punto contestato dalla sorella, "un conto è il piacere del bere, un conto è farlo bere così tanto"), le incomprensioni con Irene e con il mondo del mercato discografico al quale sentiva di non appartenere. Fino all'ultimo viaggio (finirà contro un camion lungo la via Nomentana, a Roma, sarà rifiutato da cinque ospedali e morirà all'alba per le ferite riportate), del quale nel film si mostra solo l'inizio, per poi sfumare su immagini di repertorio.

Dieci chili di meno e una voce che ricorda in maniera impressionante quella del cantautore: Claudio Santamaria (il Dandy di Romanzo criminale) racconta di aver letto tutte le biografie dedicate all'artista e di aver tratto ispirazione "dagli autori che leggeva, Dante, Pavese, Palazzeschi, dalla musica che ascoltava, dalle apparizioni in tv. Volevo tirare fuori un lato di lui che non si è mai visto - spiega l'attore - la parte più poetica e fragile".

Per Santamaria, Gaetano era "un poeta prima di ogni altra cosa, e un giullare, un dissacratore che sapeva sdrammatizzare ma senza essere superficiale. Conoscevo le sue canzoni - spiega - ma non la sua vita, non sapevo che da piccolo fosse stato in collegio. Cantare per me non è stato un problema perché ho avuto un gruppo. Poi, lui cantava più col cuore che con la tecnica, le sue erano performance, ho visto che una volta si presentò a uno show di Corrado con indosso una muta da sub...".

Ornella Vanoni, Tetes de Bois, Afterhours, Paolo Rossi che ha portato un suo inedito all'ultimo Festival di Sanremo: le canzoni di Gaetano sono state più volte reinterpretate "perché sono sempre attuali - dice ancora Santamaria - basta guardare il testo di Nuntereggaepiù, sembra scritto ieri. E' un bene non dimenticare un artista che non s'è voluto schierare, e che quella scelta l'ha pagata".

di ALESSANDRA VITALI - 2 luglio 2007 - fonte

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!