Meno morti sulle strade svizzere

Calo degli incidenti mortali l'anno scorso; un quarto dei casi è da imputare alla velocità eccessiva.

Prosegue, indica oggi l'UFS, la tendenza avviata nel 2005 in seguito all'inasprimento della legislazione sulla circolazione stradale, che ha portato a un calo del 20% del numero dei morti rispetto al 2004. Il numero dei morti per incidenti della circolazione sulle strade svizzere è infatti di nuovo diminuito in misura consistente nel 2006. I decessi sono stati 370, ossia 39 in meno dell'anno precedente (-9,5%). La situazione è invece assai diversa sul fronte dei feriti, che rimangono sui valori del 2005. Il numero dei feriti gravi (passato dai 5'059 del 2005 ai 5'066 del 2006) è persino aumentato, mentre i feriti leggeri (21'652 contro 21'695 nel 2005) sono risultati leggermente meno numerosi.

Svizzeri più virtuosi dei vicini

Nel confronto con i suoi quattro Paesi vicini la situazione della sicurezza stradale risulta migliore in Svizzera: con un tasso di 49 morti per milione di abitanti nel 2006, la Confederazione presenta dati nettamente inferiori di Italia (92 morti per milione di abitanti nel 2005), Austria (88), Francia (74) e Germania (62). Tra le varie influenze probabili comunicate dalla polizia in relazione ai 370 incidenti mortali del 2006, al primo posto figura la velocità eccessiva, menzionata nel 25% dei casi. Seguono lo stato del conducente o del pedone (17%), la disattenzione (16%) e il non rispetto della precedenza (9%). È stato rilevato un netto calo dell'influenza dell'alcool: ne erano legati, almeno in parte, il 16% dei decessi, ossia un tasso nettamente inferiore alla media degli anni 2000-2005, che era attorno al 20%.

Rischiano di più i motociclisti

Per contro, si osserva un'evoluzione contraria negli incidenti di minore gravità: il 14% delle ferite gravi e il 10% delle ferite leggere possono essere imputate, almeno in parte, alla guida sotto l'influenza dell'alcool, ossia proporzioni leggermente superiori a quelle del periodo 2000-2005. Delle 370 persone decedute nel 2006, 156 (42%) erano alla guida o passeggeri di automobili, 76 (21%) pedoni, 69 (19%) motociclisti e 35 (9%) ciclisti. C'è però da considerare che l'82% delle distanze percorse dalla popolazione svizzera sulle strade è effettuato in automobile, il 7% a piedi, il 2,5% in bicicletta e solo il 2% in motocicletta. Quindi, in base alla distanza percorsa, i motociclisti sono esposti alla morte sulla strada 18 volte più degli occupanti di un'auto, i ciclisti 7 volte di più e i pedoni 6 volte di più.

TG Svizzera italiana delle 12:30 del 3 luglio 2007 - fonte

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