Ecco il caldo impossibile

Oggi si arriverà a 45 gradi


Emergenza caldo: è «Codice Rosso» in tutte le città italiane. Le temperature torride non lasceranno la Penisola, e in particolare il Centro-Sud, prima di mercoledì prossimo. E intanto le temperature sono destinate ad aumentare ancora, con picchi di 45 gradi. È questa la previsione del dipartimento della Protezione Civile, che ha emanato ieri una direttiva speciale, inviandola a Regioni, Comuni e prefetti, «per attuare tutte le misure necessarie a prevenire eventuali situazioni di emergenza». Si danno indicazioni sia sulle misure da prendere nei confronti delle categorie più deboli della popolazione (dagli anziani ai bambini) sia su quelle per evitare possibili black-out, oltre che per limitare il rischio di incendi boschivi. Le temperature dovrebbero attestarsi, nelle ore più calde, attorno ai 40 gradi, con punte in Sicilia di 45, ha spiegato Guido Bertolaso: fatta eccezione per Bari, Genova e Cagliari - tre delle 17 città inserite nel sistema di monitoraggio del Dipartimento - tutte le altre fanno e faranno registrare fino a domenica il «livello 3», quello con ondate di calore che persistono per alcuni giorni consecutivi e che possono essere pericolose per la salute.

E proprio sui rischi della super-afa e sulle vittime, effettive e potenziali, si fanno i primi (e controversi) bilanci: se un uomo di 67 anni è morto sul lungomare di Bordighera per infarto, al ministero della Salute si sottolinea che «è errato parlare genericamente di un aumento della mortalità. Possibili decessi correlati alle ondate di calore, e comunque sempre da associarsi ad altre concause (come malattie croniche, età avanzata e probabile condizione di disagio economico), si sono registrati in giugno soltanto in quattro delle 32 città monitorate». La conseguenza è stata, per esempio, di 30 morti in più rispetto alla media della mortalità standard a Bari (con una variazione stimata al 51%), 24 a Catania (+35%), 28 a Palermo (+22%) e 47 a Napoli (+21%).

Intanto continua la corsa ai ventilatori e ai condizionatori: i consumi sono infatti in costante aumento e il fabbisogno ha raggiunto i 56.520 megawatt. È quanto ha rilevato Terna, la società responsabile in Italia della trasmissione e della distribuzione dell’energia elettrica. «I tecnici della società stanno intensificando il lavoro di monitoraggio e controllo dell’andamento dei consumi per garantire, in coordinamento con i produttori e i distributori di energia elettrica, una copertura adeguata del fabbisogno - informa una nota -. Il sistema, comunque, rimane in equilibrio con margini di riserva nella norma del periodo». Importante - è il monito - «è l’attenzione da parte di tutti per un utilizzo razionale ed equilibrato delle apparecchiature ad alto consumo energetico».

Quello di ieri resta il terzo record storico assoluto in tre giorni consecutivi e la differenza è pari al consumo medio di una grande città come Milano. E in parallelo a questi picchi ci sono quelli degli interventi delle ambulanze e il super-lavoro ai pronto soccorso, soprattutto a Roma e nel Lazio. E’ una situazione che ha allarmato anche il Codacons: secondo l’associazione dei consumatori, «occorre immediatamente una procedura speciale: deve prevedere che nel momento il cui si passa dal “livello 2” al “livello 3” di rischio i medici di famiglia vadano a visitare gli anziani a rischio».

L’emergenza caldo, comunque, si rivela in molte forme. Per esempio con lo sciopero di quattro ore all’Electrolux, dove - denunciano i sindacati - «la miscela di caldo insostenibile nei capannoni, dei ritmi di lavoro impossibili con queste temperature, degli svenimenti durante l’orario di lavoro e dell’assenza di assunzione di misure minime ha esasperato lo stato d’animo degli operai». Ma anche gli animali soffrono: la Coldiretti sta organizzando interventi d’emergenza negli allevamenti di molte Regioni.


21.07.07 - BIANCA SABATINI - lastampa.it

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