Scoppia il caso Rasmussen

DOPING - Sospeso dalla sua nazionale resta in giallo al Tour. La tappa a Boonen, domani crono


CASTRES - Sul traguardo di Castres l'ennesimo sprint del Tour 2007 premia Tom Boonen, ma la dodicesima tappa non sarà ricordata di certo per la vittoria del belga della Quick Step. Ancora una volta a lasciare il segno nella storia della Grand Boucle sarà un'altra giornata di polemiche e di sospetti, di accuse e di difese. Sul Tour è caduta la vicenda che vede come protagonista l'attuale numero uno della corsa, quel Rasmussen che da una settimana indossa la maglia gialla di leader.

Anche su di lui si è addensata nelle ultime ore l'ombra infamante del doping, dopo che la Federazione ciclistica danese, l'altra sera, ha annunciato la sua esclusione dalla nazionale biancorossa, visto che più volte Rasmussen ha evitato di comunicare alle autorità antidoping le località in cui si allenava. Una decisione che risale al 21 giugno, di cui era già al corrente Rasmussen, il quale si è subito difeso: «Ho cercato di dare spiegazioni, ma la Federazione non ha voluto ascoltarmi - ha detto e poi si è subito affrettato a puntualizzare - questa vicenda non compromette il mio Tour».

Per quanto riguarda la tappa, c'è chi può e chi non può. Può Tom Boonen: mettere al lavoro una super squadra come la Quick Step, sparare il colpo di reni, conquistare la doppietta al Tour (sarebbe stata tripletta senza la beffa di Steegmans) e rafforzare il verde della sua maglia. Non può Daniele Bennati: contare sulla sua Lampre-Fondital, meno compatta e competitiva della formazione belga, giocare le sue carte allo sprint e uscire finalmente da una serie di piazzamenti che baratterebbe volentieri con una vittoria.

Storie di un Tour spietato, che esaurisce il sogno partito da lontano del francese Pierrick Fedrigo e del basco Amets Txurruka negli ultimi ottocento metri. E che mantiene in gruppo, per di più in qualità di leader della classifica generale, il danese Michael Rasmussen, sul quale si stanno annidando delle "ombre" che han-no portato la sua federazione ad escluderlo dalla nazionale, e quindi dai Mondiali, che poiché sono in programma a Stoc-carda, dopo il caso Sinkewitz (indagato anche dal Tribunale di Bonn) e la fuga delle tivvù non sono più nemmeno certi. Per fortuna c'è la faccia pulita di Tom Boonen a riportare il discorso sulla corsa: a ventisei anni, questa furia della natura sfrutta alla grande il treno dei suoi gregari e fa la festa ad un veterano come Eriz Zabel ed al sudafricano Robert Hunter, entrato nella storia ventiquattro ore prima come unico esponente del continente nero ad aver lasciato il segno alla Grande Boucle. La delusione di Bennati sfocia anche nella polemica: «Boonen ha una grande squadra, noi invece dobbiamo arrangiarci».


La rabbia del sanguigno aretino fa da contraltare alla calma innaturale di Rasmussen, che termina al centro del plotone e fa spallucce davanti alla decisione della federciclo danese di escluderlo da Mon-diali ed Olimpiadi per non aver segnalato all'antidoping il luogo dei suoi allenamenti. Il vichingo della Rabobank avrà altro a cui pensare, magari alla cronometro di oggi ad Albi, tappa numero tredici di un Tour che attende un altro scossone alle sue gerarchie. I chilometri sono tanti, 54, il percorso capriccioso, con un Gran Premio di quarta categoria a La Bauziè che può spezzare il fiato e far da trampolino di lancio agli specialisti. Uno di questi è certamente Fabian Cancellara, che ieri si è risparmiato fino all'inverosimile per non farsi prendere alla sprovvista proprio sul suo terreno preferito. E poi i soliti nomi, tra i quali per amor patrio va inserito innanzitutto Marzio Bruseghin, che quando c'è da contrastare il ticchettio dell'orologio non si tira mai indietro.

E chissà come si comporterà il kazako Alexandre Vinokourov, partito da favorito ed ora malconcio e in gruppo quasi per scommessa.

O anche Alejandro Valverde, che corre in Francia nonostante i sospetti per un suo coinvolgimento nella Operacion Puerto, altra storiaccia di doping su cui il sipario non è ancora del tutto calato.


21.07.07 - corriere.com

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