Usa, manette per chi guida ubriaco

Caro Servergnini,

condivido in pieno il suo articolo in relazione agli «incidenti» stradali. Ho vissuto per alcuni anni negli Usa, e Dwi (Driving While Intoxicated) è un reato che comporta l'arresto immediato (con tanto di manette) e pene detentive serie. Inoltre quando si prende la patente è necessario un corso preliminare di informazione chiara sugli effetti dell'alcol e delle droghe quando si è alla guida di veicoli e delle relative pene cui si va incontro. Da noi, come tu dici, solo chiacchiere e solo quando ci sono i morti.

Dopo un po' in nostri «politici» (le virgolette sono per d'obbligo perché ci vorrebbero ben altri titoli che tutti possono facilmente immaginare), continuano imperterriti la loro attività, con una produttività che in qualunque scalcagnata azienda li avrebbe portati a un immediato licenzamento. Il guaio è che oltre a essere inattivi, sono pure in malafede. Non posso credere che i nostri parlamentari non sappiano come funzionano le cose in Europa o negli Usa, molti di loro ci sono stati. Quindi i casi sono due: o sono emeriti imbecilli o non gliene frega niente (magari tutte e due le cose). Tutto questo non fa che incrementare il pessimismo e la sfiducia delle persone che, come me, hanno vissuto in altri Paesi e conosciuto ben altri modi di fare politica. Forse non resta altro che fare le valigie di nuovo, soprattutto per il bene dei nostri figli. In Italia ci verremo in vacanza (forse).

Saluti,

Walter Diurno, w_diurno@hotmail.com - 21.07.07 - corriere.it

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