Relazione al Parlamento sull'alcol

Gli alcoldipendenti presi in carico presso i servizi alcologici territoriali
nell’anno 2005 sono stati oltre 56 mila con un aumento del 4,3 % rispetto
all’anno precedente. E’ quanto registra la

Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati in
materia di alcol e problemi alcolcorrelati
, relativa a dati su consumi,
attività e servizi 2005-2006, trasmessa recentemente dal Ministro della Salute
Livia Turco alle Camere.



Accedono ai servizi soprattutto gli uomini, 3,5 per ogni donna. L’età media,
pari a 44,5 anni, è in diminuzione in tutte le categorie, e in particolare nei
nuovi utenti di sesso maschile (42,1 anni nel 2005 contro 44,0 anni del 2001).
Nel 2005 il 17% dei nuovi utenti ha meno di 30 anni. Si registra infatti nel
tempo un forte aumento dei nuovi utenti fra i 20 e i 29 anni, che passano dal
10% del 1996 al 15,7% del 2005.

In aumento, fra gli alcoldipendenti in trattamento, coloro che abusano di birra,
che passano dal 14,1% al 23,5% fra il 1996 e il 2005, mentre contestualmente si
registra una diminuzione di coloro che abusano di vino.



I dati sull’accesso ai servizi confermano le criticità evidenziate rispetto al
consumo dalle più recenti indagini epidemiologiche, soprattutto per quanto
riguarda il fenomeno dell’abuso giovanile, pur in un quadro confortante rispetto
ad altri Paesi europei. In particolare:



  • l’elevato numero di consumatori, complessivamente il 70% della popolazione
    italiana sopra i 14 anni, che comporta comunque un’esposizione della
    popolazione ai rischi dell’alcol, anche quando si tratta di consumi moderati
    (cirrosi epatiche, avvelenamenti da alcol, alcoldipendenze, psicosi alcoliche,
    incidenti, omicidi, altre morti alcolcorrelate);

  • un aumento dei consumi alcolici al di fuori dei pasti, che comporta rischi
    maggiori di quelli collegati a un consumo alimentare. In particolare tra i
    giovani (14-17 anni) tale abitudine è raddoppiata dal 1994 al 2006;

  • la diffusione di consumo, abuso e ubriacature fra i giovani e
    giovanissimi, comprese le giovani donne;

  • l’elevata e crescente mortalità giovanile per incidente stradale che in
    Italia si stima correlato ad abuso di alcol per più del 40% dei casi e che
    rappresenta la causa di più del 46% del totale dei morti di età compresa tra
    15 e 24 anni.


La Relazione sottolinea la necessità della programmazione di adeguati
interventi per prevenire i danni e per promuovere comportamenti e stili di vita
coerenti con il mantenimento di un buono stato di salute.

Elemento cruciale delle politiche di prevenzione appare, soprattutto per la
protezione dei più giovani, l’adozione di politiche e azioni adeguate alle
trasformazioni culturali in atto, che tengano conto dell’aumento dei
comportamenti di consumo a rischio, favoriscano la corretta conoscenza e
percezione dei rischi correlati ai vari comportamenti, e promuovano nei diversi
contesti della società la crescita di fattori protettivi.

In questa direzione vanno il recente “Piano
nazionale alcol e salute
” approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso
29 marzo e il programma “Guadagnare
Salute-Rendere più facili le scelte salutari
” proposto dal Ministro della
Salute e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 maggio, finalizzato a
sostenere gli stili di vita salutari della popolazione e a facilitare le scelte
di salute dei cittadini, tramite la collaborazione di tutte le istituzioni e
soggetti, di ambito sanitario e non, che possono svolgere un ruolo per il
raggiungimento di questo obiettivo.



Redazione Ministerosalute.it - 10 luglio 2007 - ministerosalute.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!